ANNA da ROMA ci scrive: "Sono da poco diventata Case Manager nelle Politiche Attive e mi sto accorgendo che con tutta la buona volontà che ci metto, sono troppo poche le ore con gli utenti e a volte arrivo a fine giornata scoraggiata perchè mi sembra di non aver dato un servizio di Qualità"
POLARIS risponde: Ciao Anna, capisco perfettamente il tuo punto di vista! Spesso noi Orientatori ci troviamo di fronte a utenti che sono "obbligati" a seguire un percorso G.O.L., oppure, se sono consapevoli dell'utilità di questo strumento e vogliono davvero trovare un nuovo lavoro, ma effettivamente il tempo è poco!
Cosa fare?
Sicuramente, come anche condiviso durante molti corsi sia di Academy Orientamento La Bussola da Carteggio che di Associazione Polaris, la fase iniziale di ascolto è fondamentale.
Oggi le Persone hanno un grande bisogno di parlare, raccontarsi, a volte sfogarsi e tra le righe di quello che ci raccontano, se siamo ben dispost* all'ascolto , possiamo intuire cose non dette, esigenze inconsce che posso trovare sviluppo nella scelta più calibrata delle attività da proporre.
Anche attraverso la redazione del curriculum vitae, fosse anche nel tanto richiesto format europeo, noi possiamo aggiungere e integrare parole chiave e informazioni che aiutino l'utente a valorizzarsi, e la scelta dei contenuti più efficaci deriva da un ascolto attento del loro percorso svolto, delle competenze spesso considerate banali dall'utente (ma banali non sono affatto!) o anche dalla valorizzazione di mansioni che siano utili per creare interesse nel recruiter che leggerà il cv.
Le ore sono poche, ma se prestiamo attenzione, anche solo 1 ora può diventare preziosa!
LASCIO INTERVENIRE ALTRI PROFESSIONISTI DEL SETTORE CHE VOGLIANO INTERAGIRE SULL'ARGOMENTO O INCREMENTARE LE DOMANDE!
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