Con oggi ho deciso di inaugurare un ciclo di articoli per condividere alcuni aspetti spiacevoli di questo mestiere...
Senza fini polemici, ci tengo a sottolinearlo, ma per puro dovere di cronaca finalizzato a comunicare che questo mondo fatto di potenzialità, mission, opportunità è molto bello ma non del tutto dorato.
Affinché chi si ritrova a vivere situazioni come quelle che andremo ad affrontare non sia portato a dire: "Ma come, io pensavo di aiutare le persone, di essere utile, solo a me succedono certe cose?".
No cara/o collega, non succedono solo a te e anzi la condivisione può essere utile per un confronto e, perché no? anche per un dibattito!
Oggi parleremo del rispetto del tempo.
Spesso i professionisti che si avvicinano alla consulenza nell'orientamento, o in altre professionisti legate alla crescita personale, lo fanno per creare un network di clienti da seguire "in studio" (oggi molto virtuale).
E se questi ti paccano?
Magari all'ultimo momento?
Persino più volte?
L'imprevisto - lo sappiamo - succede a tutti...sarebbe cosa buona che a fronte di un inconveniente si chiedesse anche scusa, ma sappiamo che anche questo non è scontato...
Che fare?
Spiegare al cliente che per chi è in partita iva il pacco, soprattutto all'ultimo, vuol dire non portarsi a casa la pagnotta?
A volte funziona, molto spesso no...
Io personalmente non mi arrabbio più, all'inizio lo facevo eh...ma non serve!
La domanda che ho cominciato a farmi è: ma io li voglio clienti così?
Io nell'orientamento insegno che i candidati hanno il diritto di chiedere rispetto: per il tempo e per la professionalità, e io non do l'esempio?
Il professionista dell'orientamento deve essere messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro con serenità: questo ravviva la propria Mission, non solo perché si è scelto questo mestiere, ma anche per chi!
Farsi questa domanda e soprattutto darsi la risposta genera automaticamente cambiamento, nell'attirarsi un network che non porti esclusivamente fatturato ma soprattutto un sinergico sistema valoriale ed è dal valore che diamo a noi stessi che nasce il valore aggiunto per gli altri.
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