Comincerò con una negazione: #EMPATIA NON E' DIRE "ANDRA' TUTTO BENE"!
Siamo stati abbondantemente abituati a pronunciare questa frase soprattutto durante il dramma pandemico che all'inizio ha sbalordito il mondo intero.
E' una frase che suona bene se vogliamo tentare di riportare l'attenzione al bicchiere mezzo pieno, alla solidarietà più o meno sincera nei confronti dell'altra persona o, peggio, se semplicemente non sappiamo cosa dire e la priorità è levarci da una situazione di disagio.
Ma non è Empatia.
Empatia E' #STARE CON L'ALTRO.
Quando è scomodo, quando non ci vuole, quando noi non lo vorremmo; è stare con la parte più profonda di chi chiede aiuto o non è capace di chiederlo, di chi è gioioso o triste.
Empatia E' #CONNESSIONE.
Passa attraverso quello che conosciamo come il #NonVerbale, che non è solo postura, gesti o sguardo: è come noi ci poniamo, come ascoltiamo, come accogliamo e, dunque, come siamo.
Empatia non è fare, E' #ESSERE.
Con l'Empatia forse non si risolve proprio niente, non si consola, non si risponde, si sta ed è molto più utile dei tentativi di colmare i vuoti, perchè facciamo sentire la Persona che abbiamo davanti accompagnata e importante, capace di poter prendere in mano la propria storia e risolverla - se lo vuole - perchè ha tutte le #risorse in autonomia per farlo senza sentirsi sola.
L'Empatia è un bellissimo #viaggio alla scoperta di noi e dell'altro, seppure talvolta sia una "scelta vulnerabile", come si può sentire da un video che mi piace sempre proporre perchè lo ritengo chiaro ed illuminante e di cui ovviamente condivido il link:
E tu chi vuoi essere? L'orso o la renna?
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