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Come stanno le AZIENDE? Risultati Questionario Parte I°

Immagine del redattore: Paola  CastaldelliPaola Castaldelli

Nella stragrande maggioranza delle situazioni che seguo per percorsi di #Orientamento, assisto all'#obiettivoprofessionale di una #ricollocazione in #azienda.

Che sia dopo la perdita di un'occupazione per ritornare in un contesto sicuro e rassicurante o per un miglioramento di posizione e condizioni o addirittura che si tratti di un primo approccio al #mondodellavoro: l'Azienda è e rimane l'agognato sogno professionale!


Eppure, poi si sente del trend - a tratti preoccupante, a tratti curioso - di giovani che abbandonano il tanto famigerato #TempoIndeterminato, non necessariamente avendo sotto mano altre prospettive: se ne vanno da aziende in cui non stanno bene!


Cito dal "Corriere della Sera" del 24 gennaio 2022, da un articolo di Barbara Millucci, "Si cercano posti di lavoro maggiormente soddisfacenti da un punto di vista umano e in grado di garantire più equilibrio tra vita privata e lavoro." E questo è solo uno dei report che si trovano in rete.


Complice il lungo #lockdown che ci ha fatto riscoprire il valore del #tempo e della #vitavissuta?

O complice un generale andamento che, ahimè, sempre più spesso mi capita di riscontrare quando tengo corsi proprio presso le aziende: si vive per lavorare e non più l'inverso!


Allora, per saperne di più, ho cominciato a lanciare qualche #questionario su #LinkedIn, per capire come stanno veramente le aziende e - soprattutto - le #persone che ci lavorano.

La prima domanda che ho lanciato è stata:

"Sei d’accordo con chi lascia il lavoro perché non è contento del trattamento ricevuto o del sistema valoriale della propria azienda?"

e le percentuali di risposte alle opzioni condivise sono state - a mio parere - molto interessanti:


Solo il 2% ha cliccato su: "no, per niente"

Un altrettanto 2% ha scelto: "parzialmente"

E ora l'interessante...il 29% pensa: "si, ma è rischioso"

Fino a uno spiazzante 67%: "assolutamente si!"


Dunque un terzo di questo campione rappresentativo non esiterebbe ad andarsene da un contesto in cui non si trova bene senza esitare, fosse anche da un posto sicuro che, però, non è in linea con i propri parametri di #BenEssere!


Voglio senz'altro approfondire prossimamente il punto di vista del 29%, di coloro, cioè, che andrebbero anche via ma ritengono - e lo capisco, è umano - rischioso il salto verso un cambiamento che presenta un punto interrogativo.


Nell'immediato, mi ha interessato molto capire più a fondo lo stato del "paziente" azienda che purtroppo conferma di non riuscire talvolta a trattenere i propri talenti e su questo mi chiedo quanto le #RisorseUmane potrebbero fare di più...


Proprio oggi, proprio adesso è on line un nuovo questionario, in cui chiedo cosa specificatamente fa scattare la molla per una dimissione rischiosa ma consapevole:


- l'incapacità dei Managers?

- la mancanza di rispetto?

- lo stipendio basso?

- le condizioni di lavoro?


E devo dire che, a distanza di solo 1 giorno dalla partenza del #sondaggio le risposte sono già piuttosto esplicite...

...ma ne mancano ancora 6 di giorni alla chiusura!


Vuoi contribuire anche tu a questa ricerca su cosa sta succedendo sui posti di lavoro?

Di seguito il link per partecipare:


https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:ugcPost:6952866751940304896/



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