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Immagine del redattorePaola Castaldelli

Come aiutare i nostri utenti a ri-conoscere gli ambienti lavorativi tossici

Credo fermamente che il compito dell'Orientatore Scolastico e/o Professionale sia quello di accompagnare le persone fino all'individuazione di opportunità lavorative in linea con le proprie capacità, attitudini e passioni; quindi non si tratta di seguire l'utente solo durante i percorsi ad esempio di Bilancio di Competenze, ma fino alla scelta finale del nuovo luogo di lavoro, affinché il percorso svolto insieme trovi concretezza all'interno di nuovi luoghi professionali.


Credo anche che l'Orientatore debba essere un buon consulente nell'aiutare a individuare contesti in linea con il sistema valoriale della persona seguita, affinché l'utente trovi ambiti che mettano in luce le risorse emerse e - soprattutto - stia bene, viva Ben - Essere.


Da qui, è utile individuare alcuni punti per riconoscere i luoghi TOSSICI, soprattutto perché all'interno di contesti che presentano caratteristiche che andremo a definire, il grosso rischio e che il valore della persona venga annullato e che la risorsa non diventi altro che un capro espiatorio per incongruenze e mancanze del sistema.


Se non vengono condivise le informazioni in modo chiaro e trasparente, NON SEI TU CHE NON CAPISCI, È L'AMBIENTE CHE È TOSSICO!


Se esponi un punto di vista e un bisogno e e ti viene fatto capire che devi stare al tuo posto, NON SEI TU AD ESSERE ARROGANTE, È L'AMBIENTE CHE È TOSSICO!


Se il team di lavoro non è inclusivo e non coinvolge nelle attività quotidiane, NON SEI TU CHE SEI SOLITARIO, È L'AMBIENTE CHE È TOSSICO!


Se di fronte a idee e soluzioni, non ti viene dato un riscontro, NON SEI TU L'INCOMPETENTE, È L'AMBIENTE CHE È TOSSICO!


Se predomina la mancanza di feedback o l'indifferenza, NON SEI TU AD ESSERE SBAGLIATO, È L'AMBIENTE CHE È TOSSICO!


Se trovi colleghi che denigrano il tuo operato, che tu sia presente o alle tue spalle, NON SEI TU FUORI POSTO, È L'AMBIENTE CHE È TOSSICO!


Vi è capitato di vivere almeno un paio di queste ipotesi?

Spero di no, per voi...ma accade!


E può anche accadere che, pur accorgendocene, scegliamo di rimanere dove siamo per mille motivi: stipendio, vicinanza, opportunità.

È umano e non c'è nulla di sbagliato.


È disumano e scorretto agganciarsi a queste dinamiche e crederci!


Dove si respira un ambiente tossico, nella stragrande maggioranza delle situazioni è perché è proprio quell'ambiente ad avere delle falle, ma l'incompetenza o l'arroganza emotiva è costantemente alla ricerca del singolo su cui riversare le colpe.


L'importante è non cascarci!

L'importante è non vanificare quanto emerso in termini di bellezza umana da un percorso di Orientamento o, se non arrivate da un percorso di crescita, non permettere a nessuno di farci credere di essere in difetto!

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