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Immagine del redattoreAlberto Leproni

La vera skills è l'armonia

In orientamento si tende a fare una distinzione fra competenze trasversali (le soft skills, che a scuola si traducono in materie quali italiano, storia, matematica etc) e competenze professionalizzanti (le hard skills, le materie specifiche per ogni indirizzo di settore come elettrotecnica, lingue). Peccato che con il passare del tempo la distinzione si stia facendo sempre più aleatoria. Ogni formatore sa infatti che al termine del percorso di studio, qualunque esso sia, non è detto che il futuro lavoratore andrà effettivamente a svolgere le attività per cui ha studiato. Non è certo una novità dei tempi recenti, ma in quest'ultimo periodo la situazione si è accentuata perché le aziende ricercano profili specializzati che però non si trovano, soprattutto in ambito tecnologico. Mancanza di competenze? In larga parte si tratta di mancanza di capacità quali saper lavorare in gruppo, saper lavorare per obiettivi, saper comunicare in modo efficace e puntuale qualcosa anche solo relativa al progetto che si sta seguendo. Un progetto che, magari, si è assolutamente in grado di realizzare individualmente ma su cui si va in crisi nel momento in cui si tratta di lavorare in gruppo o condividere le proprie abilità, necessità, difficoltà. Proprio quelle competenze che vengono considerate soft, facili, veloci. Meno importanti. Attenzione allora a non sottovalutarle perchè è dai dettagli che si riconosce un capolavoro. Oggi un laureato in fisica teorica sarà brillantissimo nel dissertare sui campi applicativi del bosone di Higgs, ma prima di arrivare a farlo deve essere in grado di saper descrivere a un selezionatore quali sono i suoi valori, come intende organizzare in un lavoro (e non solo) le priorità. La stessa cosa dicasi per un aspirante parrucchiere: non basta saper fare una piega liscia in fretta e bene. Se prima non si sa accogliere un cliente con il buongiorno detto in modo corretto e gestire le varie fasi dell'accoglienza, il taglio alla fine lo darà il cliente ma...al negozio. Occorre dunque essere assolutamente padroni dei punti di forza e di debolezza delle proprie qualità e saperli comunicare in modo coerente e armonico, gestendo bene le cosiddette "zone grigie" che fisiologicamente sono presenti all'interno di tutti i cv. Quell'armonia che si impara facendo un buon bilancio delle proprie competenze per cui Academy Orientamento La Bussola da Carteggio offre un valore aggiunto e certificato.

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Paola  Castaldelli
Paola Castaldelli
05 okt. 2023

L'armonia di cui parla Alberto Leproni in questo bellissimo articolo è ciò che genera la nostra unicità: il modo in cui sappiamo creare sinergia tra cosa sappiamo fare e il modo in cui lo facciamo! Bellissimo scoprirsi in queste sfaccettature armoniche e conoscere come poter mettere in atto il nostro valore aggiunto!

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