E' corretto che un Orientatore proponga a raffica a un proprio utente disparati lavori senza prima aver appurato le COMPETENZE POSSEDUTE?
- Paola Castaldelli
- 20 mar
- Tempo di lettura: 2 min
PINO da SASSARI scrive: "Ho appena interrotto di mia volontà un percorso di Orientamento Professionale perchè c'era qualcosa che non mi convinceva nella consulenza...ad ogni incontro fin per carità c'era la volontà di trovarmi lavoro, ma tutto era un pò a casaccio: una volta solo perchè avevo avuto brevemente un'esperienza a contatto col pubblico mi era stata offerta un'opportunità come animatore; un'altra volta perchè avevo studiato un pò informatica, mi è stato fatto vedere un annuncio come sistemista...ma è normale? E' corretto che un Orientatore proponga a raffica a un proprio utente disparati lavori senza prima aver appurato le competenze possedute?"
POLARIS risponde: Eh no...questo che racconti Pino non è un modo professionale - a mio parere - di svolgere il lavoro di Orientatore o Orientatrice.
Sottolineo a mio parere perchè anche su questo argomento, incontro diverse scuole di pensiero e differenti approcci verso le persone che si seguono.
Io non credo che quello che descrivi sia Orientamento.
Orientamento è stare accanto alla Persona senza suggerire o consigliare.
E' un viaggio durante il quale il professionista spesso intuisce lo sviluppo del percorso dell'orientato, perchè ne vede le potenzialità, ma non può sostituirsi al cammino di qualcun altro.
Il bello di questo lavoro è scegliere gli strumenti più adatti (in gergo si dice più calibrati) affinchè chi è di fronte a noi si veda come lo vediamo noi e perchè i suggerimenti di possibili lavori arrivino direttamente da chi finalmente si conosce, si vede e sceglie cosa sia meglio per sè stess* e i propri desideri.
Suggerire a raffica senza dare all'altra persona la possibilità di conoscersi in questi termini è frutto della fretta per arrivare al risultato o dell'incapacità di gestire strumenti di relazione.
A volte questa voglia di arrivare al risultato ha bisogno di cedere il passo al tempo, utile per disvelare ciò che serve, e occorre pazienza nel prendere per mano chi stiamo aiutando, senza farci fagocitare dall'ansia.
E VOI, CHE TIPO DI ORIENTATORI AVETE INCONTRATO NEI VOSTRI PERCORSI?
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